Le isole di Ischia, Procida e Vivara, geologicamente collegate con i Campi Flegrei, sono di origine vulcanica ed ancora numerosi e ben conosciti sono i fenomeni di vulcanesimo secondario che caratterizzano le loro coste ed il loro territorio, quali fanghi ed acque termali e fumarole di gas a terra ed a mare. Le emissioni di gas sommerse attorno alle isole Flegree sono numerose (vedi Gambi 2014b), e la loro caratteristica è che il gas è composto per oltre il 95% da anidride carbonica (CO2), senza tracce di altri gas tossici (es. solfuri), che fuoriesce alla stessa temperatura delle acque circostanti. In tali aree pertanto si assiste ad una naturale acidificazione delle acque marine, con notevole abbassamento del pH ed alterazione della chimica dei carbonati per eccesso di CO2 disciolta. Tali zone rappresentano perciò veri e propri laboratori naturali per lo studio degli effetti a medio e lungo termine dell’acidificazione marina, un altro aspetto del cambiamento climatico globale, su organismi, comunità ed ecosistemi naturali (vedi Gambi 2014b). La segnalazione di tali fenomeni è pertanto importante per accrescere la varietà dei possibili habitat ed organismi che possono resistere sottoposti a questo tipo di stress legato al cambiamento climatico.
Una visione delle emissioni di gas (CO2) dal sito delle Chiane de Lume (10 m di profondità) situato a circa 200 m fuori Punta del Lume ad Ischia.
29 novembre, Sig. Angelo Miragliuolo (Casamicciola)
Segnala emissione di gas dal fondo nel porticciolo nuovo di Lacco Ameno, altezza pontili galleggianti situati vicino alla costa e lungo il parcheggio costiero in entrata all’abitato,
a circa 1 m di profondità. L'ESPERTO RISPONDE--->
6 gennaio 2018 la Dr.ssa Alessandra Benini segnala emissione di gas dal fondo nella zona antistante il ristorante Delfini nella baia di Cartaromana ad Ischia Ponte,
sui 3-4 m di profondità circa.
L'ESPERTO RISPONDE --->
Il 12 gennaio 2018. Sig. Michelangelo Calise (Forio)
Segnala forti emissioni di gas (2017) presso la spiaggia della Chiaia (Forio) in vicinanza delle barriere a protezione della costa. Emissioni che ho trovato anomale, in quanto abitando da
sempre in questa zona è stata la prima volta che ho potuto assistere a questo fenomeno. Dal fondale sabbioso (3/4 mt.) si sprigionavano molte colonne di bolle gassose accompagnate da un forte
odore di zolfo. Il fenomeno ho potuto rivederlo anche in altri punti della medesima zona.